Yogasanagalu: il viaggio continua
- Francesca d'Errico
- 13 gen
- Tempo di lettura: 1 min
Continua l'esplorazione del manuale più pratico di T. Krishnamacharya. Pubblico oggi la traduzione degli asana da Janu Sirsasana a Supta Padangustasana. Ancora una volta Krishnamacharya stupisce per la precisione delle indicazioni che ci fornisce. Come sempre, la sosta in ogni asana è molto più lunga di quella a cui siamo abituati con la pratica dell'Ashtanga Yoga. E al termine di ogni posizione, il maestro ci presenta il full vinyasa, ovvero il ritorno a Samastithi. Sono enfatizzati gli aspetti terapeutici delle posture e le raccomandazioni relative alle tecniche di respirazione. Immaginiamo quindi che la pratica, all'epoca, difficilmente poteva prevedere l'esecuzione completa di una o più serie (ci sarebbe voluta una giornata intera!), e si concentrava sulla scelta di pochi asana, intervallati dai full vinyasa. Chissà quando sono stati abbreviati i tempi di esecuzione, ritengo sia stata una iniziativa di Guruji Pattabhi Jois, ma se qualcuno di voi ha indicazioni più precise, sarei felice di poterle integrare nel prossimo post.
Intanto vi lascio alla lettura di questi asana, e alle esplorazioni che ne verranno. Il PDF è come sempre in fondo alla pagina.

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